ROMA – «Abbiamo anticipato la spending review tre anni fa, pur non essendo un governo tecnico». Il governatore Chiodi ha spiegato così, a Unomattina Estate, il “miracolo" con cui l’Abruzzo è riuscito a risanare il bilancio della sanità. Lo ha detto questa mattina in diretta dagli studi di Rai Uno, ricevendo per questo anche la sottolineatura del sottosegretario alla sanità, Elio Cardinale: «Chiodi ha dimostrato come la riduzione di costi può non necessariamente peggiorare la qualità dei servizi». Il Governatore ha illustrato i numeri del rilancio di un settore, quello sanitario, che «nel 2009 aveva un deficiti di 2,5 miliardi di euro e che nel 2011, come certificato dal ministero dell’Economia, registra un avanzo finanziario superiore ai 91 milioni di euro». Come avete fatto, è stata la domanda dei conduttori Gerardo Greco e Georgia Luzi? «Nulla di diverso di quello che ha fatto il Fondo monetario europeo con la Grecia – ha spiegato Chiodi -, attraverso l’aiuto dello Stato abbiamo riportato in equilibrio i conti ma senza peggiorare i servizi, anzi migliorandoli, se possibile». In 4 anni la tendenza è stata invertita, dunque: «Nel 2010 avevamo già registrato un avanzo economico, che nel 2011 si è fatto più sostenuto e che nel 2012 le previsioni danno in salita, scontando già la spending review». A proposito di spending, il presidente della Regione ha rivendicato la primogenitura degli interventi di snellimento dei costi in Abruzzo: «Noi l’abbiamo anticipata – ha detto -, basta vedere ad esempio l’elenco degli ospedali riconvertiti, 6 nel 2010. L’Abruzzo con un milione e 350mila abitanti ha 35 ospedali tra pubblici e privati, alcuni cloni degli altri, con un alto tasso di ricoveri inappropriati, in alcuni casi con una percentale di 2,5 ricioveri al giorno e 166 dpendenti: li abbiamo utilizzati per andare a rafforzare ospedali cosiddetti ‘up’, più importanti, per interrompere le dinamiche di crescita del personale dipendente. La sola gara per la fornitura dei farmaci ci permette di risparmiare 20 milioni di euro all’anno». Certo, i sindaci sui tetti, le manifestazioni, ha aggiunto Chiodi, hanno costituito ‘costo politico’ alto di questa azione di risanamento, ma «ci ha permesso di operare nella giusta direzione. Noi nel 2013 riusciremo ad abbassare le tasse, perchè non avremo più bisogno di utilizzare gli avanzi fiscali per coprire il debito della sanità». Abruzzo dunque modello per il rilancio nazionale? «Noi siamo un governo politico – ha concluso Gianni Chiodi – e abbiamo fatto spending review non essendo un governo tecnico: si siamo stati aiutati dal commissariamento, i provvedimenti li ho adottati senza passare in giunta o in consigliko regionale, ma è la dimostrazione che si può fare».
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